Disturbi e affezioni di natura neurologica
EMIPARESI ED EMIPLEGIA
La riabilitazione neurologica si pone come obiettivo il trattamento dei disturbi del movimento in
esiti di emiplegia e/o emiparesi tramite la tecnica Bobath e Perfetti per una ottimizzazione delle
risorse residue ed un miglioramento della propria autonomia.
Vengono seguiti passo dopo passo i
progressi ottenuti tramite un intenso lavoro corporeo, ponendo al centro dell’ attenzione momenti
informativi ed educativi rivolti al paziente stesso ed ai suoi famigliari sulla miglior gestione a
domicilio.
Il lavoro consiste in una ottimizzazione delle risorse motorie individuali tramite esercizi di
reclutamento muscolare al lettino, su un tappettone e in stazione eretta. La spasticità viene trattata
con esercizi specifici in associazione all’ utilizzo del Deep Oscillation (vedi pagina dedicata
alla terapia fisica) soprattutto quando la mano e l’ arto superiore presentano ipertono flessorio (
caratterizzata dalla classica chiusura della mano e dalla flessione di braccio e avambraccio) e l’ arto
inferiore da ipertono estensorio ( evidente quando il ginocchio non viene flesso durante il cammino
o in un movimento volontario da seduto).
Se il paziente si trova alle prese con il recupero della stazione eretta egli viene, inoltre, incentivato
a recuperare la postura in piedi davanti allo specchio gradatamente, prima con supporti e
successivamente in autonomia.
Spesso la presenza dei parenti o dei familiari più stretti del paziente può avere un duplice aspetto
positivo.
Per esperienza la loro presenza può aiutare i partecipanti del nucleo familiare stesso ad accettare
con più consapevolezza la nuova situazione clinica, che spesso cambia in forma parziale o
addirittura drastica la qualità e le abitudini di vita.
Il paziente, inoltre, può sentirsi a domicilio
maggiormente compreso nelle sue necessità perché già discusse con il fisioterapista; riportare in
ambiente domestico le difficoltà che compaiono e trovare la strategia risolutiva migliore presenta
infatti un punto di incontro importante per affrontare insieme e superare i diversi ostacoli che si
possono incontrare durante il percorso di lavoro.
TRAUMI CRANICI
Il trauma cranico viene trattato sia esso di esclusiva natura traumatologica (in esiti di traumi stradali
o cadute accidentali) che associato a manifestazioni cliniche di natura neurologica, come paresi
associata a spasticità.
Esso è correlato generalmente ad un aumento di tensione della muscolatura del tratto cervicale,
dorsale e delle spalle qualora sia causato da un trauma ortopedico e può manifestare alterazioni
del tono muscolare generando spasticità se vi è presente un danno encefalico ( come ad esempio
emorragie o esiti di intervento neurochirurgico).
La riabilitazione è rivolta al trattamento degli esiti motori e muscolo-scheletrici conseguenti al
trauma e al trattamento dell’ eventuale conseguente cefalea tramite la terapia cranio sacrale o
l’ osteopatia (vedi la pagine dedicate sul nostro sito).
MALATTIE DEGENERATIVE
Le malattie degenerative come le Malattie Neuromuscolari (SLA, Miopatia e Miotonia), la Sclerosi
Multipla e il Parkinson avvalorano alla riabilitazione l’ importante compito di mantenere il più
allungo possibile le risorse motorie residue e l’ indipendenza quotidiana tramite un riequilibrio
muscolare e l’ allungamento fasciale , educando l’ utente a conoscere meglio la propria patologia per
affrontarla nel migliore dei modi.
Infatti la debolezza muscolare conseguente a tali patologie può compromettere la qualità di vita
dell’ utente, tale da ridurre la propria indipendenza e la necessità di aiuti esterni.
Monitorando invece
la situazione clinica individuale viene creata prevenzione sulle conseguenze motorie lavorando con
esercizi di rieducazione del cammino, di distensione e rinforzo muscolare evitando peggioramenti
clinici importanti.
Viene infatti riportato nei diversi studi scientifici la validità della riabilitazione sia motoria che
respiratoria per ridurre il più possibile i danni neurologici e pneumologici relativi a peggioramenti
clinici o per assecondare l’ evoluzione positiva delle terapie farmacologiche maggiormente utilizzate
( come ad esempio la somministrazione della tossina botulinica nella sclerosi multipla per la
riduzione della spasticità nei diversi distretti o terapie specifiche nel Parkinson ).