• 02 GEN 15

    Viene proposto un lavoro di mobilizzazione degli arti colpiti fino all’ allenamento all’ utilizzo degli ausili quotidiani e della carrozzina, sia essa manuale o elettrica nel contesto sia domestico che negli ambienti esterni, accompagnando personalmente il paziente ad affrontare le diverse barriere architettoniche e insegnando la miglior tecnica per superarli.
    Qualora il paziente acceda alla nostra struttura egli è già stato dimesso da un’ unità spinale dove sono state già impartite le nozioni basilari all’ utilizzo della carrozzina e alla gestione della propria autonomia. Il trattamento riabilitativo che ne segue serve proprio al recupero ulteriore delle risorse motorie residue tramite il rinforzo muscolare selettivo degli arti superiori e ai muscoli del tronco.
    La mobilizzazione passiva degli arti inferiori è inoltre necessaria ed eventualmente da insegnare in forma semplice ed immediata ai relativi familiari affinchè vi possa essere una continuità della terapia anche nei momenti di sospensione degli appuntamenti ambulatoriali.
    E’ altresì importante prevenire ed eventualmente riconoscere l’ insorgenza di rossori cutanei o di piaghe da decubito in tutti quei distretti corporei aventi salienze ossee evidenti (come ad esempio la zona sacrale, l’ articolazione dell’ anca, i talloni e le spalle e la nuca nei casi di tetraplegia). Il recupero della capacità ventilatoria del torace tramite la rieducazione respiratoria fornisce infine l’ ottimizzazione ad un recupero muscolare migliore, in quanto l’ incremento dell’ aspetto cardio- respiratorio fornisce il supporto ideale per sostenere queste situazioni di scompenso laddove manchi il movimento degli arti, soprattutto inferiori; ciò è utile per prevenire patologie respiratorie (causate da scarsità di ventilazione per dànno neuromuscolare) e deficit respiratori durante le attività della vita quotidiana.
    Un riallenamento allo sforzo, quindi, in grado di offrire la possibilità di rimettersi in gioco!! L’ aspetto prioritario da recuperare consiste, secondo la mia esperienza, nell’ acquisire la maggior autonomia nella cura della propria persona e dell’ ambiente circostante. L’ aspetto psicologico gioca, in questo senso , un ruolo prioritario come motivazione a raggiungere la propria autostima e nel proseguire a vivere un’ esistenza a contatto con il mondo esterno.
    A tal proposito è interessante anche sapere che esistono persone adulte e ragazzi che hanno dato un senso alla loro vita ricercando una occupazione lavorativa e praticando uno sport, come ad esempio basket, tennis, sci in carrozzina, nuoto e golf, quest’ ultimo possibile tramite l’ utilizzo di una carrozzina verticalizzabile. Tutte queste persone sono miei carissimi amici che, nella loro costanza e positività nel perseguire il loro obiettivo di vita, mi hanno insegnato ad insegnare e a trasmettere un àe di speranza!