• 04 MAG 23
    Riabilitazione Post-Chirurgica al Seno

    La riabilitazione del seno post-intervento chirurgico è necessaria sia in ambito oncologico che in chirurgia prettamente estetica; è fondamentale comunque il consenso del Medico Chirurgo per iniziare un ciclo di trattamenti.

    COSA PREVEDE IL TRATTAMENTO?

    • Linfodrenaggio
    • Mobilizzazione della protesi
    • Trattamento delle cicatrici
    • Recupero articolarità di braccio, tratto cervicale e colonna vertebrale
    • Adeguato rinforzo muscolare, stretching e recupero posturale

     

     Linfodrenaggio: il linfedema si può estendere all’arto superiore, alla mano e al torace (il classico gonfiore). Oltre all’approccio manuale, si utilizzano adeguati bracciali elasto-compressivi e Tape (nastri adesivi) di drenaggio posizionati sulle vie linfatiche verso i linfonodi per permettere la rimozione di linfa in eccesso .

    Mobilizzazione della protesi: l’intervento al seno può richiedere la correzione estetica con l’inserimento di grasso o di una protesi per adattarne il profilo a quello del seno non operato. La protesi va anch’essa mobilizzata con tecniche specifiche e inizialmente può risultare rigida; in realtà essa necessita di tempo per ben stabilizzarsi.

    Trattamento delle cicatrici: la cicatrice più importante da trattare fin dai primi giorni post-operatori è quella ascellare, provocata dall’asportazione dei linfonodi qualora necessario; essa è dolorosa perché profonda e può dare tensione nella movimentazione del braccio. Se non trattata, essa diventa rigida e può limitare i movimenti del braccio nello spazio.

    Le cicatrici vanno SEMPRE trattate con immensa cura e precisione, anche se non sono recenti con l’utilizzo di creme specifiche; esse possono compromettere la mobilità non solo del braccio ma anche del collo e dell’intera colonna vertebrale, creando così scompensi posturali nel tempo.

    Recupero articolarità del braccio, tratto cervicale e colonna vertebrale: è fondamentale ripristinare la corretta libertà di movimento dei distretti del braccio, scapola, collo, testa, colonna dorsale e lombare per evitare tensioni muscolari e adattamenti compensativi che possono compromettere la postura e creare limiti di movimento dolorosi nel tempo.

    Adeguato rinforzo muscolare, stretching e recupero posturale: dopo la visita di controllo del Medico Specialista, si può intraprendere il percorso strettamente individuale di cauto rinforzo muscolare associato a stretching ed educazione a come movimentare il corpo nello spazio, al lavoro e in presenza di carichi. La rieducazione posturale mira infine a ottimizzare la postura come completamento del lavoro globale.